Italia ultima nel diritto a non soffrire

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L’Italia è il fanalino di coda europeo della terapia del dolore. Lo dice un rapporto dell’OMS che vede la spesa media italiana annua per il consumo di oppioidi ferma a 0,52 euro pro-capite, contro i 7,25 della Germania ed il 7,14 della Danimarca. Costantino Benedetti, docente di anestesiologia e terapia del dolore alla Ohio State University denuncia un numero di circa 90.000 pazienti in Italia che morirebbero senza un’adeguata cura antidolore. E cita Primo Levi: “se sappiamo che il dolore e la sofferenza possono essere alleviati e noi non facciamo nulla, noi stessi siamo dei carnefici”.

Intanto da Pisa arriva un test in grado di stabilire la soglia del dolore individuale di ognuno attraverso un semplice prelievo di sangue. Per mezzo di analisi si può determinare la risposta genetica del paziente alla terapia farmacologica. Grazie a dei particolari recettori che consentono di quantificare e indirizzare la morfina le dosi vengono minimizzate e ridotte quindi al minimo indispensabile. Trattasi di un diritto: “il diritto a non soffrire”, come l’ha definito Umberto Veronesi.

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