Bach, Edga Allan Poe, Albert Einstein: tutti hanno sposato dei loro cugini. Secondo uno studio di DeCODE, azienda islandese di Kari Stefansson, pubblicato su Science questo potrebbe non essere uno svantaggio come si è sempre pensato.
Sarà vero? Lo studio dimostra che in Islanda, paese geneticamente particolarmente interessante per il suo isolamento e per il suo basso numeor di abitanti, le donne che tra il 1800 ed il 1824 si sono sposate con cugini di terzo grado hanno avuto in media più figli rispetto alle altre donne.
L’ipotesi di Bittles, dell’Università di Perth, in Australia, è che forse la consanguineità (non troppa però!) potrebbe influire positivamente sulla compatibilità madre-feto, riducendo quindi gli aborti naturali.
Forse, certo è che i fattori in giochi nella fertilità di una donna vanno ben oltre la genetica e quindi sono tutti da considerare.